24 – 25 – 26 Novembre | ore 21.00

In scena presso il Teatrino 1763 Villa Mazzacorati

per info e prenotazione scrivere al numero (whatsapp) +39 3492970142 // +39 3387915105

Ingresso: 15 Euro // Ridotto: 10 euro

Regia e testo di Massimo Macchiavelli

 

Musiche dal vivo Umberto Cavalli

Scenografie Matteo Martini

Con Massimo Macchiavelli, Umberto Cavalli, Niccolò Sivieri.

Monologo che intende unire la Commedia dell’Arte con un genere assolutamente moderno come la Stand up Comedy. Massimo Macchiavelli racconterà come comico le peripezie che in questi anni lo hanno tenuto lontano dalle scene, è lo farà nello stile della Stand up Comedy recitando testi che riguardano le sue esperienze personali con i medici, il cambio di rapporto con il mondo esterno dopo l’arrivo della disabilità e per finire le esperienze vissute in ospedale. Lo stile è quello influenzato da tipi di spettacolo e movimenti artistici come il vaudeville, il burlesque, il dadaismo, dall’intrattenimento in stile Borscht Belt e dalle usanze dell’ambiente dei night club. Inoltre usando carrozzina, stampelle ed altri attrezzi, che aiutano l’attore nei movimenti per forza limitati, trasformando la sua disabilità in una risorsa esibita in modo teatrale.

I monologhi del comico vengono spezzati dalle tirate del dott. Balanzone esibendo la Commedia dell’Arte come uno dei primi generi che ha abbattuto la quarta parete per rivolgersi direttamente al pubblico. Per convincere il dottore depresso dall’impossibilità di abituarsi a questo periodo storico e soprattutto dal dover affrontare uno stato fisco inusuale per lui, verranno chiamati a testimoniare un Medico, un Professore e un Notaio che dimostreranno l’importanza di questo personaggio per la città di Bologna e per le loro carriere. Questi personaggi tipici del cabaret e conditi di Commedia dell’arte concludono la parata di generi che vengono proposti in questo spettacolo.

Verba Volant Doctor Manet- Seated Comedy è giocato sul filo della crudeltà unendo linguaggi che rendono evidenti delle problematiche sociali nascoste e riproponendo la Commedia dell’Arte e il personaggio del Dottore attraverso una recitazione in linea con la società di questi anni. Le canzoni e le musiche di Umberto Cavalli completano questo spettacolo, sottolineandone l’ironia , la crudeltà e l’uso della disabilità come risorsa teatrale.