« – Ogni giorno mi alzo e il mio declino alimenta la paura nei sogni dei fanciulli, e io sono sempre più stanco; ancora sento in lontananza un pubblico che esalta… »
« – Chaque jour, à mon lever, je me sens décliner, toujours plus fatigué, je deviens le cauchemar des enfants ; et j’entends encore au loin un public exulter… »
Così Capitan Matamoro, prima di morire segna il passaggio dal vecchio al nuovo, Sigognac. il Nostro Capitan Fracassa lasciandosi trascinare dai comici porta un rinnovamento che rende possibile l’impossibile e trascina in una Commedia alla ricerca della catarsi con il pubblico, che oggi come ieri è pronto ad entusiasmarsi per questo genere di teatro immortale che è la Commedia dell’arte

 

La storia di Capitan FraCassa
e delle mirabolanti avventure del barone di sigognac

Il giovane barone di Sigognac è l’ultimo discendente di una nobile casata di Guascogna, un tempo potente e oggi in rovina. Giorno dopo giorno, il barone vive una triste quotidiantità fatta di stenti e di privazioni, ma il destino pone sul suo cammino una troupe di attori girovaghi, giunti al suo castello in cerca di un rifugio contro la tempesta. Il giovane deciderà di unirsi a loro, per andare sino a Parigi in cerca di fortuna. Strada facendo, tra mille peripezie, diventerà attore a sua volta e vestirà i panni di Capitan Fracassa. Mosso dall’amore per la bella Isabella, sfiderà il proprio rivale a duello e affronterà briganti e spadaccini, in un mondo che è lontano dall’essere perfetto, ma che è pieno di umanità. Gautier parla di miseria e povertà, di riscoperta di sé nell’altro, dell’arroganza del potere e della violenza ; ci dona i mezzi per combattere le nostre paure e per riderci sopra. Se dovessimo riassumere l’intrigo in una parola, potremmo dire che si tratta di un lungo sogno. Un sogno che ci aiuta a trovare la forza di agire nel mondo reale. In fondo, cosa c’è di meglio di un romanzo di cappa e spada, per unire sogno e coraggio nella realtà di oggi ?